Da un giudizio di Matteo Veronesi:
«…al motivo dell’illusione sensuale, dell’ampio volo d’immaginazione con cui la protagonista femminile tenta e si illude di colmare il vuoto aperto dalla sparizione del marito -…-, se ne affianca un altro, cioè quello dell’”enigma” che già il titolo lascia presagire, del fitto mistero, del manzoniano “guazzabuglio” o del gaddiano “pasticciaccio”; elemento, questo, che l’autore sviluppa con una tecnica narrativa serrata, rapida, sapientemente indiziaria, e con sottili venature d’indagine psicologica che ricordano la più alta narrativa d’ispirazione poliziesca e giudiziaria, da Bellow a Greene, al nostro Sciascia


   Da 
ilDomenicale (Anno 3, Numero 43, 23 ottobre 2004):
«... possiede quel gusto della raffinatezza, del lavoro serio e di bulino e tornio sulle parole, sulla frase, sul capitolo che gli scrittori ormai, tutti presi dal plot, tendono a dimenticare... stupisce in quella zona profonda dell'animo che si riscalda ancora di fronte alla bellezza.» Davide Brullo

Da La nuova Tribuna letteraria:
«…un narratore puro…che riesce con un linguaggio elegante e scorrevole, dal ritmo affabulatorio, dunque trascinante, dunque seduttivo, a montare una storia “gialla”, …un “mistery” raffinato. L’indagine psicologica, condotta con sapiente dosaggio di dialoghi e sfumature descrittive, affianca quella poliziesca.» Daniela Monreale


Secondo la giuria del Concorso internazionale "Giovanni Gronchi" - edizione 2004:
«Il bandolo e l’enigma di Dionisio Da Pra è un romanzo avvincente e pieno di misteri, con un susseguirsi di colpi di scena, di omicidi veri e finti, che fino all’ultimo stuzzicano la curiosità del lettore.
«Appropriata la raccomandazione contenuta nella quarta di copertina. Evitate di cadere nella trappola tesa dalle apparenze… Lasciate che il dubbio vi talloni e le certezze cadano a una a una. Impedite, infine, che personaggi ambigui e presenze misteriose vi strappino di mano il bandolo della matassa.
«Nonostante tutti gli avvertimenti, un dubbio resterà alla fine a turbare la coscienza del lettore: la protagonista è colpevole o innocente?» Narrativa edita -1° Premio assoluto.


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