"Io,
Maddalena?
sviluppa l'esiguo, ma compatto, nucleo tematico intorno all'intensa vicenda
di un "innamoramento estetico", inteso come inesausta ricerca di una dimensione
esistenziale e sentimentale stabile ed autentica. Si potrebbe definire
"romanzo di formazione", il cui progetto narrativo, dopo aver fatto oscillare
la tenue ed esile figura del protagonista tra slancio ideale e ardore dei
sensi, dominio di sé e della realtà e smarrimento esistenziale,
peraltro mai patetico o melodrammatico, solo in ultimo, nello scioglimento
definitivo, lo porta a raggiungere "il perfetto equilibrio dello spirito",
non dissimile dalla meravigliosa, quanto rara, virtù di "combinare
il razionale e il misterioso, il reale e il virtuale, l'istante e il durevole,
il cuore e il calcolo", che Pierangelo Davite riconosce a Dionisio Da Pra
e stima il più chiaro indizio del suo indubitabile talento di scrittore.
Tra i pregi stilistici del romanzo segnaliamo l'inesauribile forza espressiva
e psicagogica di una "lingua rutilante e feconda", tenuta a freno, tuttavia,
e posta al servizio di uno sviluppo pacato, limpido ed arioso della narrazione,
nonché il ricorso a un "accattivante registro ironico", sotteso,
discreto, ma quanto mai efficace nello smussare le più acuminate
punte della tensione erotica e sentimentale che accompagna e sostiene la
vicenda. Di particolare rilievo ci paiono, altresì, la competenza
terminologica e il rigore argomentativo che intessono le numerose riflessioni
di natura critica ed estetica, consostanziali alla vocazione artistica
del protagonista."